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Atopia, reti digitali e crisi delle forme dell´abitare dell´occidente

In diversi ambiti e contesti gli studi sulla forma hanno prodotto importanti cambiamenti di prospettiva. Nelle scienze sociali incontriamo nell´opera di G. Simmel l´idea della bellezza come la riunione di elementi distinti che incontrano il loro senso, come l´insieme delle singole note e delle pause che compongono una melodia, nella sequenza-forma.

Dalla teologia della Liberazione alla New Age, I mutamenti continui del sacro nel Brasile contemporaneo

La questione della molteplicità culturale all´interno della composizione sociale del Brasile é stata collocata come un elemento centrale sin dagli inizi della storiografia nazionale. Il concetto di “miscenização” appare per la prima volta come termine  usato per la descrizione della pluralità etnica e culturale, all´interno di un concorso promosso nella decade del 1840 dall´Instituto Historico e Geografico Brasileiro, patrocinato  da Dom Pedro II, con l´obiettivo   di promuovere ricerche sulla formazione storica del Brasile e con la pretesa di forgiare il mito fondatore dell´identitá brasiliana.

Estetiche post-umane e forme atopiche dell’ abitare

Una lunga tradizione lega, all’ interno del pensiero occidentale, l’ estetica all’ azione. Dalle imprese degli eroi greci che costituiscono la materia prima per l’ elaborazione dei poemi, alle rappresentazioni tragiche, dove l’ azione avveniva dinnanzi agli occhi degli spettatori, fino alle forme della pittura rinascimentale nelle quali il movimento, la tensione  e le nuove regole della prospettiva, determinavano gli stili delle nuove forme artistiche. Ancora in maniera più determinante, sarà durante il periodo della modernità che tale legame incontrerà direzioni e riflessioni più esplicite, a partire dal pensiero di Hegel che attribuisce all’ azione dello spirito, alla sua entrata nel mondo e alla sua uscita dallo stato di quiete, la responsabilità dell’ azione storica, fino all’ opera di Nietzsche che pensa l’atto artistico come un movimento di ritorno al mondo greco, periodo in cui l’ estetica non era limitata alle sole forme produttive ma inglobava la totalità dell’ esperienza.

Paesaggi Post-urbani: territori italiani e mutazioni linguistiche nell’ era “glocale”

Nell’ allestimento di un’istallazione ripetuta in diversi luoghi del mondo, negli anni novanta, l’ artista plastico giapponese Yukinori Yanagi, disegnò e sistemò su un comune pavimento 36 bandiere, rappresentanti altrettanti paesi. Ogni bandiera, era stata modellata con granelli di sabbia colorata e collocata all’ interno di una cassa di plastica trasparente, ogni cassa era collegata alle altre mediante tubi di plastica. All’interno di queste l’ artista inserì, un consistente numero di formiche che, in pochi giorni, con il loro continuo e disordinato movimento di andare e venire,  trasportarono i granelli di sabbia disfacendo, così,  le forme  e mescolando i colori delle bandiere, rendendone, così, impossibile l’ identificazione e il riconoscimento. 

Ecosofia e forme comunicative dell´abitare

Dinnanzi alle dimensioni qualitative delle trasformazioni delle nostra società contemporanee è comune avvertire un certo senso di smarrimento e di inadeguatezza. Percepiamo di non avere paradigmi o strumenti concettuali idonei alla comprensione  dei dinamismi sociali e dei cambiamenti che ci riguardano. In primo luogo, dinnanzi alla dimensione socio-tecnica che ha innescato, nel corso delle ultime due decadi, trasformazioni qualitative nate, non dalle forma di sociabilità tradizionali, ossia negli spazi pubblici, nelle strade e nelle piazze ma generatesi, in modo quasi autonomo, dalle reti e dalle forme virtuali dei circuiti informativi e dalle interazioni sociali ¨on line¨.

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