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Ecologia dell´interazione

 Le culture ecologiche contemporanee, le pratiche di sostenibilità, i movimenti di attivismo digitali che hanno marcato la primavera araba, e le forme di protesta continuate  in tutte le latitudini attraverso la diffusione di forme di conflittualità realizzate mediante le interazioni con i social network, gli attentati terroristici degli ultimi anni, costruiti come avvenimenti mediatici mondiali, sono le evidenze di un novo tipo de azione, non piú soltanto sociale, ne più  dirette verso l´esterno né appena come risultato di un condizionamento informativo e tecnico. Tali interazioni non sono più promosse da un soggetto attore ma sono l´espressione di una complessità ecologica che connetta diversi attanti che descrivono interazioni collaborative risultanti dalla sinergia tra co-attori di diverse nature – persone, circuiti informativi, dispositivi, reti sociali digitali, territorialità informative etc.-.

 

L´espressione ¨net-ativismo¨ è una costruzione linguistica, che deve essere intesa come un ossimoro, composta dal prefisso ¨net e dalla parola ativismo¨ e è utilizzata per indicare questo nuovo tipo di interazione , che attraverso le reti digitali connetta diversi membri. Tali tipi di interazioni in rete, pertanto, devono essere intese come distinte dalle azioni transitive del soggetto in direzione all´esterno e si configurano come la costituzione di un nuovo tipo di ecologia (eko-logos) non piú oppositiva e separatista, ma estesa alle diverse entità tecniche, informative, territoriali, in forma reticolare e connettiva. Il processo di digitalizzazione rimanda alla necessità di ripensare l´idea di azione oltre i suoi significati sociologico, politico e antropomorfico, mettendo in relazione le interazioni tra le diverse entità con una prospettiva  extra sociale e atopica come quella delle a-dinamiche possibili all´interno della biosfera. 

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